IL 14 febbraio parola d’ordine AMORE – Love is in the Air
La rosa rossa simbolo ineguagliabile per dichiarare il proprio amore.
Ma perche’ si usa la rosa rossa?



Ecco alcune leggende che ruotano attorno a questa Dolce festività e che spiegano La rosa rossa quale simbolo dell’ amore:
Si racconta che San Valentino regalava delle rose alle fanciulle e fanciulli che passavano davanti al suo giardino, essendo lui un gran amante delle rose.
I giovani che ricevevano i fiori s’innamoravano e si sposavano .
Spesso le coppie di fidanzati si recavano da San Valentino per la benedizione, cosi si decise di dedicare un giorno dell’anno per la benedizione nuziale generale.
Il giorno fu il 14 febbraio.
Si racconta che il Santo andò in Paradiso per celebrare le sue nozze.
Così il 14 di ogni mese si celebrava questo rito, ma, dopo un pò di tempo, si decise che l’ avvenimento si doveva celebrare solo una volta all’anno il 14 febbraio di ogni anno, e non tutti i mesi.
Ben presto la notizia si seppe in tutto il mondo e il 14 febbraio diventò il giorno degli innamorati per eccellenza.
Il giorno di San Valentino gli innamorati si scambiano biglietti d’amore e regali e tante rose in onore del loro Santo protettore.

La rosa della riconciliazione. Si narra che un giorno il Santo ascoltò due giovani fidanzati discutere, andando loro incontro con il volto sereno e sorridente, tenendo in mano per loro una rosa che ebbe il magico potere di calmare i due innamorati in lite. I due tornarono da lui per ricevere la benedizione per il matrimonio, proprio come aveva desiderato il Santo Vescovo. Molti vennero a conoscenza dell’accaduto, invocando la sua benedizione sulle famiglie appena nate.

Il Sacerdote Valentino possedeva un grande giardino che nelle ore libere dall’apostolato coltivava con le proprie mani. Tutti i giorni permetteva ai bambini di giocare nel suo giardino, raccomandando che non avessero fatto danni, perché poi la sera avrebbe egli regalato a ciascuno un fiore da portare a casa. Un giorno, però, vennero dei soldati e imprigionarono Valentino perché il re lo aveva condannato al carcere a vita. I bambini piansero tanto. Valentino, stando in carcere pensava a loro, e al fatto che non avrebbero più avuto un luogo sicuro dove giocare. Ci pensò il Signore. Fece fuggire dalla gabbia del distratto custode due dei piccioni viaggiatori che Valentino teneva in giardino. Questi piccioni, guidati da un misterioso istinto, trovarono il carcere dove stava chiuso il loro santo padrone. Si posarono sulle sbarre della sua finestra e presero a tubare fortemente. Valentino li riconobbe, li prese e li accarezzò. Poi legò al collo di uno un sacchetto fatto a cuoricino con dentro un biglietto, ed al collo dell’altro legò una chiavetta. Quando i due piccioni fecero ritorno furono accolti con grande gioia. Le persone si accorsero di quello che portavano e riconobbero subito la chiavetta: era quella del giardino di Valentino. I bambini ed i loro familiari si trovavano fuori del giardino quando il custode lesse il contenuto del bigliettino. C’era scritto: “A tutti i bambini che amo…dal vostro Valentino”.

Un altra Leggenda racconta che una bellissima ragazza, di nome Serapia, abitava in una piazza di Terni.
Passando spesso di lì un giovane centurione, di nome Sabino, la osservò più volte e se ne innamorò. Solo che Sabino era un centurione romano pagano e Serapia era Cristiana e così il ragazzo ricevette un secco rifiuto da parte della famiglia di lei, quando andò a chiedere la sua mano.
Allora, la giovane ragazza gli suggerì di andare dal loro Vescovo Valentino per ricevere il sacramento del battesimo e diventare Cristiano.
Sabino per amore di Serapia si fece battezzare.
Ma, quando questo ostacolo era stato sormontato, ne giunse uno molto più grande: si scoprì che Serapia era affetta da una forma di tisi avanzatissima. La notizia portò alla disperazione sia i genitori che il giovane legionario romano.
L’unica cosa che rimase da fare era quella di far venire il Santo Vescovo presso il letto della moribonda. Sabino chiese di essere unito in sposo alla sua amata. Il giovane centurione supplicò il Santo di non separarlo da lei perché altrimenti la sua vita sarebbe stata un insopportabile e un lungo martirio.
Il Vescovo Valentino alzò le mani e, mentre li benediceva, un sonno beatificante avvolse quei due cuori per l’eternità.
Da allora San Valentino è considerato il santo dell’amore e il 14 Febbraio le coppie si scambiano regali sigillando una promessa d’amore.
A conferma di questa leggenda, il ritrovamento di una tomba con due corpi, stretti l’uno all’altro, attribuita ai due sfortunati amanti.
La tomba venne scoperta a Terni nell’ottobre 1909, nel corso di scavi governativi.

Per tale festività il negozio L’Incantesimo Fiorito sara’ aperto Giovedi 13 e venerdi 14 febbraio con orario continuato 09.00 – 19,30
Bollengo Via Allaas 5 – 10012 Bollengo 0125.57109 per prenotazioni che sono sempre gradite
VI RICORDIAMO IL LINK AL NOSTRO E-SHOP:
Grazie per la vostra attenzione un abbraccio fatato Cosetta
Tutto il materiale delle Leggende di San Valentino è stato reperito sul Web, MENTRE LE FOTO SONO STATE SCATTATE ALL ‘ INCANTESIMO FIORITO