2 Febbraio Festa della Candelora e rito Celtico di Imbolc
Santa Brigida o Brigid – Brighid (nome celtico irlandese)

Il 2 Febbraio si festeggia la Candelora o “Festa della Luce e delle Candele”, la Santa festeggiata è Brigida.
Ma alle origine la festa era pagana e si chiamava “Imbolc”(ed era festeggiata il 01 febbraio) , che adorava la dea Brigid figlia di Dagda (la principale divinità celtica) e una delle Tuatha De Dannan,(il quinto dei sei popoli preistorici che invasero e colonizzarono prima dei Gaeli l’Irlanda).

Imbolc diventò nei primi anni del Medioevo “Candelora” quando il cristianesimo stava crescendo in Irlanda.
Il giorno della Candelora si benedicono e distribuiscono ai fedeli le candele. La tradizione, infatti, vuole che queste difendano contro calamità e tempeste, le candele accese simboleggiano Gesù Cristo ossia “la luce del mondo”.

La cerimonia delle candele, si pensa derivi dall’antico uso romano di accendere torce in onore di Giunone o Era.


La Dea Brigid o Santa Bigida, rappresentano la festa del Fuoco, del focolare e della casa.

Imbolc è una celebrazione della fine dell’inverno e della luce incombente della metà dell’anno. Infatti la parte più difficile dell’anno stà finendo, il tempo avverso e le basse temperature, il razionamento del cibo saranno presto un ricordo del passato. Gli agricoltori si preparano per tornare al lavoro, preparare gli animali per la riproduzione.
Vi invito a vedere questo video molto bello, sulla pagina di Turismo Irlanda proprio legato ad Imbolc la cui data dei festeggiamenti è il 01 febbraio
- https://www.facebook.com/turismoirlanda/
- https://www.facebook.com/turismoirlanda/videos/172485957402874/
Il nome Imbolc deriva da “imbolg”, che si traduce come “nel ventre”.

Imbolc coinvolge una serie di costumi e rituali unici per accogliere la primavera, salutare l’inverno, difendersi dal male e promuovere la salute e il benessere,segna il passaggio tra la stagione invernale e quella primaverile, ovvero il momento di passaggio dal buio e freddo alla nuova luce.
Proviamo a fare anche noi un Simpatico Rito per augurarci benessere, prosperità e purificazione che comunque riguarda tutti i settori della vita, a partire dall’alimentazione che, rispetto al periodo natalizio dovrebbe privilegiare cibi leggeri, in grado di depurare l’organismo,benvenute anche le grandi pulizie domestiche, c’è chi consiglia di spazzare le stanze con una scopa di saggina e di spargere sul pavimento sale fino e rosmarino, utile l’ incensi profumati a base di verbena. E il momento adatto per fare pulizia di cose, emozioni, pensieri inutili, controproducenti, limitanti.
“Le pulizie aiutano in senso simbolico a fare spazio consentendo l’accesso alle novità…….della primavera che sta per arrivare”.
- Narcisi o Croco in vaso oppure Tarassaco
- Nastro bianco e rosso
- Croce o Dolly di Brigid
- 1 Candela Gialla e 1 Candela Verde 1 candela Bianca
- Scopa di saggina
- Sale Fino
- Rosmarino
- Incenso profumato
- Latte.

Procedimento:
Prendere
tre
candele disponendole
a triangolo
con
la punta rivolta verso Nord, al centro
del triangolo si mette
il
calice
di latte (simbolo del nutrimento della nuova vita).
Fare
un
breve rilassamento,(seduti
o in piedi)
prendere
la
candela a nord,accenderla
e pronunciare:
“Signora
dell’Inverno, ti dico addio, la tua stagione è terminata”.
Visualizzare
con la mente
il gelido potere dell’inverno che si allontana.
Spostarsi verso la candela di sud-est,accenderla dicendo: “Signora della Primavera, ti offro un caloroso benvenuto, la terra è il tuo letto”. Visualizzare con la mente il gioioso potere della primavera che si avvicina.
Spostarsi poi verso la candela di sud-ovest, accenderla e pronunciare: “Signora dell’Estate, presto io ti chiamerò e risveglierò il tuo amante”.Visualizzare con la mente il potere ancora lontano della bella stagione, desideroso di nascere e pulsante di vita nel sottosuolo.
Quando ci si sente pronti, si va al centro del triangolo, si raccoglie il calice dicendo: “Io bevo il potere della Triplice Dea. Possa questo potere diffondersi su tutta la terra per segnare la nascita della primavera”. Si beve dal calice immaginando il potere che fluisce in noi, attraverso di noi per risvegliare la Natura. Bruciare le decorazione vegetali delle feste invernali.(Vischio e Agrifoglio). Concludere la cerimonia andando a ciascuna delle candele, nell’ordine in cui sono state accese:Spegnerle dicendo mentalmente o ad alta voce “Va’ fuoco e caccia l’inverno, riscalda la terra e risveglia la primavera”.
Spazzare la stanza con la scopa di saggina mentre gli incensi continuano a bruciare profumando l’aria, cospargere il sale fino e il rosmarino negli angoli della stanza.
Curiosità Gastronomica:
In Piemonte sono tradizionali delle cialde molto simili alle varianti bretoni chiamate variamente “miacce” o “miassa” nel Canavesano.
Queste “cialde” sono farcite con ripieni salati, ma non mancano le varianti dolci.

Le cialde sono un tipo di pane azzimo che si prepara, a seconda della ricetta locale, con farina di grano, grano saraceno oppure mais e acqua. L’importante è fare l’impasto il giorno prima.
La sottile sfoglia così cotta si imburra per bene (con burro di malga) si sala e si piega in quattro per mangiarla con le mani.
La preparazione della miassa è semplice : farina di mais ( farina di grano, grano saraceno), acqua, olio e uova (senza aggiunta di sale, secondo tradizione), cuocere la sottilissima focaccia sulle fiamme dopo aver mescolato gli ingredienti in una ciotola di legno.
L’attrezzatura “storica” per la cottura dell’impasto è costituita dal ferro da miasse, una lamina dalla dimensioni di 20×30 spessa 4 millimetri, dotata di quattro “orecchie” cui si aggancia l’uncino che dovrà rigirare il ferro caldo sul fuoco (per circa 2-3 minuti), la spatola sagomata per distenderci bene sopra l’impasto, saggiarne la cottura e staccarlo dalla lamiera una volta pronto, e l’alare di ferro su cui si depone la lamina nel focolare.
Proverbio Triestino:
“Se la vien con sol e bora de l’inverno semo fora.
Se la vien con piova e vento de l’inverno semo drento.”
Indovinello:
Indovina
il giorno odierno:
a metà siam dell’inverno,
piano piano,
storia vera!,
si va verso Primavera.
Da
quest’oggi, in verità,
ogni dì si allungherà;
dentro chiese e chiesette
dan candele benedette.
Dimmi,
dai, non vedo l’ora:
oggi è la……… Candelora.

BUONA GIORNATA A TUTTI VOI, E SARA’ PER ME UN GRAN PIACERE UN VOSTRO COMMENTO!
vi ricordo anche che alcuni prodotti nelle foto potete trovarli nel nostro shop e o in negozio! :
CIAO da COSETTA & ANGELA (ricerca scritta di Angela che ringrazio )