
ADORO LE Curiosità, I DETTI E I PROVERBI E SUL MESE di Marzo e del Febbraio Bisestile CE NE SONO TANTI….
Scopriamo cosa e quali sono in questo articolo del Blog di Cosetta :

“Le Calende di marzo” e le “idi di marzo” “bisestile funesto”
Il primo giorno di Marzo è chiamato il calende; sacro a Giunone era il primo giorno nel quale il pontefice minore,prima al re, poi al popolo radunato nella curia Calabra sul Campidoglio, annunciava al popolo radunato se le none sarebbero cadute il 5 o il 7 del mese. [NONE:designa il periodo di nove giorni che intercorre tra il primo quarto della luna (None) e il plenilunio (Idi), compresi. Nel calendario romano pregiuliano (detto anche numano) esse cadevano il giorno 5 (Nonae quintanae) nei mesi di 29 giorni e il 7 (Nonae septimanae) nei mesi di 31. Nel calendario giuliano invece le none cadono il 5 di ogni mese, salvo i mesi di marzo, maggio, luglio, ottobre, in cui cadono il 7]
Era anche il primo giorno nel calendario romano della luna nuova (calendari di Romolo e Numa Pompilio)
Il calcolo dei giorni del mese dalle Calende può essere fatto utilizzando i seguenti versetti tradotti dal latino:
Principium mensis cujusque vocato kalendas: “Chiamando il primo di ogni mese all’inizio”
Sex Maius nonas, October, Julius, et Mars; “Sei giorni di maggio, giugno, luglio e Marte”
Quattuor at reliqui: dabit idus quidlibet octo: “Quattro ma il resto sarà dare tutto Ides settimana”.
Le Idi sono 8 giorni dopo.
Le Idi di Marzo nell’antica Roma coincidevano con il primo giorno di primavera, ovvero il 15 marzo, data divenuta storicamente celebre poiché coincidente con il cesaricidio, cioè l’uccisione di Gaio Giulio Cesare, avvenuto il 15 marzo del 44 a.C.
Curiosità sull’anno Bisestile….
C’è e Non c’è…

Il 29 Febbraio ogni quattro anni appare nel Calendario e già gli antichi Romani avevano il detto “Anno Bisesto Anno Funesto” Fu Giulio Cesare nel 46 a.C. che aggiunse 24 ore prima delle calende di marzo il “bis sexto die ante kalendas Martias” , che corrispondeva al 24 febbraio, per pareggiare i conti con le sei ore circa che ”avanzano” ogni anno dai 365 giorni canonici, seguendo i calcoli dell’astronomo Sosigene di Alessandria, a introdurre nel suo calendario un giorno in più ogni 4 anni, subito dopo il 24 febbraio che diventò il ”bis sexto die”, da cui la denominazione ”bisestile”.
Il mese Febbraio era detto dei Feralia (festività dell’antica Roma dedicate ai morti; corrispondevano all’ultimo giorno dei Parentalia e vi avevano luogo cerimonie pubbliche con offerte e sacrifici ai Mani a nome di tutta la città).
Era anche il periodo in cui si svolgevano le Terminalia dedicate a Termine, dio dei Confini, ed Equirie, che erano gare aventi la funzione di ricordare la conclusione di un ciclo cosmico, due simboli della morte e della fine.
Per gli antichi tutto ciò che era anomalo e non razionale non poteva essere che di cattivo auspicio quindi anche l’ anno con un giorno in più.
Ma Giulio Cesare sbagliò i calcoli: i giorni bisestili, aggiunti ogni quattro anni nel suo calendario (detto giuliano), erano troppi, fu Papa Gregorio XIII ad accorgersi che il calendario civile non andava d’accordo con il calendario solare e si rischiava di finire per celebrare la Pasqua in estate.
Nel 1582 con la bolla papale Inter gravissimas stabilì le regole del calendario che da lui in poi chiamiamo “gregoriano” e che seguiamo tuttora,eliminò dunque tre anni bisestili ogni 400 (quelli d’inizio secolo), riducendo la differenza a soli 26 secondi in eccesso (la durata media dell’anno è ora di 365,2425 giorni). Il giorno in più diventò il 29 febbraio e per quell’anno si riportò l’equinozio di primavera al 21 marzo saltando d’un colpo dal 4 al 15 ottobre.
Curiosamente nel 1712 in Svezia e nel 1930 e 1931 nel calendario rivoluzionario sovietico, comparve anche uno stravagante 30 febbraio.
Non esiste nessun calcolo o base scientifica che avvalori la superstizione per cui l’anno bisestile sia un anno funesto anzi, nella cultura anglosassone viene considerato un anno fortunato.
Questo non ha però impedito il diffondersi detti e proverbi come:
“anno bisesto tutte le cose van di traverso”
“anno che bisesta non si sposa e non s’innesta”
“se l’anno è bisestile, riempi il sacco e il barile”
”anno bisesto anno funesto e triste quello che gli viene appresso”
”anno bisestile chi piange e chi stride”
”anno bisesto senza sesto” (ovvero, senza senno).
Queste espressioni spesso sono legate ai ritmi del lavoro contadino che in alcuni casi servivano per mettere a riposo campi già esauriti che avevano bisogno della necessaria rotazione per tornare a essere produttivi.
Nel mondo anglosassone l’anno bisestile è un anno fortunato.
In Irlanda, una tradizione legata a S. Patrizio vuole che il 29 febbraio (il ”leap” day, il ”giorno del salto”) le ragazze possano chiedere al fidanzato di sposarle.
Chi non accetta paga pegno, cioè 12 paia di guanti, uno al mese, per celare la mano ancora senza anello della fanciulla.
San Patrizio, stabilì questa legge nel V secolo, per le donne rimaste a lungo senza anello di fidanzamento, convinto dalle pressanti richieste di Santa Brigida.
In Grecia, evitare di chiedere al fidanzato di sposarsi, poiche’ il 29 febbraio è considerata una data sfortunatissima.
Contrarre matrimoni importanti o lanciarsi in campagne di conquista in un anno ”funesto” non era considerato di buon auspicio., ciò valeva per le “nascite”. Statisticamente i “nati il 29 febbraio” dovrebbero essere un quarto della media, ma a lungo si è usato ritardare la registrazione dei neonati al giorno successivo.
Nel Quattrocento Giovanni Michele Savonarola (nato a Padova nel1385 e morto a Ferrara nel 1468,medico umanista e scienziato italiano)il nonno di Fra’ Girolamo(lo scomodo predicatore Girolamo Savonarola che pestò i piedi a papa Alessandro VI Borgia e finì al rogo il 23 maggio del 1498),decretò che i bisesti erano nefasti per le greggi e i raccolti, portando epidemie e sciagure.
Non si sa se è un caso, ma tre grandi terremoti della nostra storia recente si sono verificati in anni bisestili: nel 1908 a Messina, nel 1968 nel Belice, nel 1976 in Friuli…
Come curiosità:
Nel 2016 è entrata nel “Guinness dei primati”una famiglia irlandese perché al suo interno vanta tre generazioni di nati il 29 febbraio: nonno Eric Keogh, suo figlio Peter e la nipote Bethany. Un evento più unico che raro, visto che la probabilità di nascere in questo giorno è di una su 1461.
In America i “ventinovini” sono così orgogliosi della loro data di nascita “fantasma” che hanno istituito un club: l’Honor Society of Leap Year Day Babies, che ha per mascotte una rana “salterina”. In inglese, infatti, l’anno bisestile viene chiamato “leap year”, cioè anno del salto, perché il 29 febbraio nei calendari precedenti e successivi salta, non c’è.
Salterino è anche il “leprotto bisestile” del cartone animato Disney “Alice nel Paese delle Meraviglie”.

Nella credenza popolare,dalle parti di Reggio Emilia,l’anno bisestile viene chiamato “Anno della Balena” perché si crede che questi mammiferi partoriscono solo ogni quattro anni.
Per finire con le nostre curiosità su Marzo e Febbraio:
Giochiamo con l’interpretazione degli agricoltori secondo la tradizione popolare contadina (nulla di scientifico) ma verificare costa nulla:
Inverno: dopo una prima fase rigida dovrebbe essere più clemente e con piogge nella media o anche inferiore alla media.
Primavera: si dovrebbe presentare con scarse piogge e temperatura nella media senza eccessi.
Estate: la prima parte dell’estate anche con temperature sotto media poi a luglio prima parte variabile e dopo bel tempo,poi i soliti temporali di ferragosto e infine settembre dovrebbe essere variabile.
Autunno: inizialmente non dovrebbe essere piovoso poi proseguirà con scarse piogge.
NB.Tutti gli accenni storici e non, sono stati recuperati da Wikipedia
Le foto sono dell’ Incantesimo Fiorito
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GRAZIE PER LA VOSTRA LETTURA UN SALUTONE DA COSETTA
E RICORDATE CHE L’ OTTO MARZO E’ LA FESTA DELLA DONNA…. E CON L’OCCASIONE SIAMO APERTI CON ORARIO CONTINUATO SIA IL 7 CHE 8!!!
