Agli inizi della Primavera sugli alberi appaiono gemme bellissime di varie sfumature di Rosa e di bianco, si vedono macchie colorate che rinascono all’interno di colori cupi e morti, ma cio’ che incuriosisce è capire come riconoscere i vari alberi poiché non sono tutti fiori di pesco………. Scopriamo insieme le differenze!!
La cosa che accomuna questi alberi è che fanno parte della stessa famiglia: le Rosacee, bisogna inoltre distinguerle in due categorie diverse: le Drupacee e le Pomacee, la differenza principale di queste due categorie è nel tipo di frutto che producono.
Le drupacee producono un vero e proprio frutto dotato di buccia, polpa e nocciolo, che racchiude al suo interno i semi.
Le pomacee producono invece pomi, altrimenti detti falsi frutti. I pomi non sono altro che accrescimenti di una parte del fiore, ma il vero e proprio frutto è solo il torsolo che protegge i semi al suo interno Mele, pere e nespole rientrano proprio in quest’ultima categoria.
Oggi vi parlerò per incominciare dei:
Fiori di Melo

CHE RINGRAZIO PER LA SUA BELLA FOTO
Molto diffusa la loro coltivazione, hanno un’altezza pari ai 5 /12 metri, radici superficiali e una chioma espansa. Il loro fogliame, semplice e di forme ovale, è costituito da una base arrotondata con un picciuolo. I suoi fiori sono composti da 5 petali di color bianco – rosato e la fioritura avviene nel periodo primaverile attraverso un’impollinazione di tipo entomofila, ovvero il processo di impollinazione viene effettuato da insetti come le api e le farfalle.
Ogni fiore ha un proprio linguaggio e quindi un significato differente.,i fiori del melo hanno due diversi significati, quello di tentazione e quello di preferenza., non sottovalutando lo straordinario profumo che emanano, ed è anche da ciò che sono “tentati” gli insetti che permettono l’impollinazione.
I vari significati che possono assumere e simboleggiare questi fiori sono: fertilità e sensualità, donare un bocciolo di melo è promessa, nell’antichità era utilizzato per dichiarare amore e passione.

Foto di FRANCO MARINO CHE RINGRAZIO DI CUORE PER DISPONIBILITA’ E GENTILEZZA
I Celti, amanti del Melo, adornavano le camere da letto per favorire ed aumentare i loro desideri. I fiori di melo venivano utilizzati anche in occasione di riti Matrimoniali, simboleggiavano amore, guarigione e immortalità nel momento in cui venivano benedetti.

Un dipinto su tela che raffigura un Matrimonio Celtico con Sposa e Rami di Fiori di MELO
I boccioli di melo venivano messi in sacchetti, infusi e a volte sciolti in cera liquida per poi creare vere e proprie candele d’amore.

La mela è un frutto conosciuto da sempre, già Adamo ed Eva ebbero a che fare con questo frutto nel paradiso terrestre, il frutto proibito e del serpente, ma la mela è presente anche nell’antica Grecia, quando Era, Atena ed Afrodite, le tre dee dell’Olimpo, incaricarono Paride di giudicare chi tra loro fosse la più bella, per decidere a chi assegnare il possesso di una mela d’oro.

Un’altra storia legata alla mela è quella di Guglielmo Tell, che colpì una mela sulla testa di suo figlio con una freccia, per dare prova della sua bravura.
Anche il nome della mitica Avalon, (che dicono si trovi a Glastonboury * ) isola britannica legata alla leggenda di Re Artù, sembra derivi dal fatto che fosse ricca di alberi di melo, da qui il nome che significa “Isola delle Mele – Insula Pomorum.”
L’albero di Melo ha diverse leggende legate a se, soprattutto nella cultura celtica dove è simbolo di fertilità e di immortalità, e il suo legno veniva usato per forgiare le bacchette magiche dei Druidi.

Una leggenda riguarda la tragica storia d’amore di Ailinn.
Ailinn e Baile, si amavano e decisero di incontrarsi, ma uno spirito avvisò entrambi della morte dell’altro e Ailinn morì dal dolore nel sapere che Baile era morto e anche Baile morì di dolore nell’apprendere della morte della donna. Che tragico destino. Una volta sepolti gli amanti, sulla tomba della donna nacque un albero di melo le cui fronde avevano l’aspetto del viso di Aillinn e su quella di Baile crebbe un tasso con le sembianze del suo volto. “Non era destino che si incontrassero e che si amassero in vita” Dopo sette anni i druidi tagliarono il tasso e il melo cresciuti sulle tombe per ricavarne delle tavolette; sulle tavolette di tasso i poeti dell’Ulaid scrissero versi mirabili d’amore, mentre i poeti del Lagin le scrissero su quelle di melo. In occasione del giorno di Samhain, tutti i poeti di Eriu si riunirono per i festeggiamenti indetti dal Re Cormac portando con sé le loro tavolette; quando queste furono una di fronte all’altra, volarono per incontrarsi: “congiungendosi come l’edera che si avvolge attorno ad un ramo”…e non fu mai più possibile disgiungerle.

Un albero, due funzioni…
Nella cultura celtica gli alberi sono fondamentali e la loro importanza è testimoniata anche dal poema medievale “La battaglia degli alberi”; ( Cad Goddeu (gallese: “La Battaglia degli Alberi“) è un poema contenuto nel Libro di Taliesin ) Secondo l’antica cultura celtica ogni albero che vive sulla terra ha una doppia funzione: da una parte è simbolo di poteri magici e dall’altra è una dimora per le fate e per il piccolo popolo che abitano le foreste e i boschi.

Un albero dunque è molto più di un albero e quello di mele è tra i più simbolici…
L’ALBERO DELLA VITA…. senza gli alberi che vita sarebbe..
Fate come l’albero, che cambia le foglie e conserva le radici. Cambiate le vostre idee e conservate i princìpi.
E concludo con una citazione: Anche se sapessi che domani il mondo andrà in pezzi, vorrei comunque piantare il mio albero di mele.
(Martin Luther King)
vi aspetto con la continuazione… vi parlero’ di Fiori di Ciliegio nel prossimo articolo.
Ciao Grazie Cosetta e ricordate che un commento sarà per me cosa gradita!
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